Il presidente del Sole nascente ricorda il compagno Franco Nicolazzi, uomo che dalla Resistenza antifascista in poi ha contribuito a costruire l’Italia democratica e repubblicana, nel centenario della sua nascita.
Caro Massimo,
la mia età mi impedisce di partecipare alla ricorrenza del centenario dalla nascita del Tuo adorato padre. Franco Nicolazzi, per me un fratello maggiore, è stato un uomo ed un politico della Prima Repubblica che ha speso buona parte della Sua vita per i suoi ideali, prima come partigiano delle Brigate Matteotti e poi come parlamentare della Repubblica Italiana. Più volte ministro, presidente della Fondazione “Giuseppe Saragat”, segretario nazionale del Partito Socialista Democratico Italiano: un vero seguace ed amico del presidente Saragat.
Lo ricordo sempre con gratitudine, come un politico a cui l’Italia deve molto per quello che ha realizzato. Uno statista che ha saputo coniugare opere e politica. Sono onorato di avere avuto il privilegio di stare al Suo fianco e di averLo sostenuto. Il mio collegio elettorale, quello della Sicilia orientale, era divenuto la Sua seconda casa. I compagni Lo amavano per la bonomia e la semplicità che dimostrava, da vero uomo del popolo. La Sua scomparsa ha lasciato un vuoto in tutti coloro che, come me, Lo hanno amato. Frank, così, affettuosamente, Lo chiamavo, rimane un personaggio politico di grande valore umano e politico. Fu costretto a subire l’oltragio degli avversari, anche interni allo stesso Partito. Ha sofferto molto per vicende alle quali non ha partecipato e rimane l’unico politico italiano che, dopo aver ricevuto un avviso di garanzia, ha ritenuto di dimettersi da tutte le cariche che ricopriva. Ricordo con piacere che l’allora capo dello Stato, l’ex comunista Giorgio Napolitano, resosi conto dell’errore giudiziario, Gli ha concesso la grazia. Auguri, carissimo Franco per i Tuoi cento anni. Riposa in pace, amico mio, accanto alla Tua adorata moglie. Con sincero affetto e rispetto
DINO MADAUDO
Presidente nazionale dei Socialdemocratici (SD)