Un nuovo intervento del segretario nazionale Umberto Costi sul fondamento di una nuova etica della responsabilità nell’esercizio delle funzioni pubbliche.
La questione morale posta da Berlinguer nel 1981 in un’intervista a Scalfari esisteva già da tempo in Italia, esattamente dall’immediato dopoguerra, e riguardava tutti partiti e ancor di più proprio il Partito Comunista Italiano (PCI). Enrico Berlinguer lo sapeva bene… anzi lo sapeva benissimo.
Nella storia dell’umanità, dopo il V secolo a.C si è sancita la definiva separazione tra Nomos e Physis cioè tra la le leggi della natura (Physis) e la realtà della vita governata dalle leggi dell’uomo (Nomos). Consentitemi questa frettolosa a anche incompleta premessa, che serve a me per far chiarezza sul significato di questione morale in ambito politico.
A portarci fuori strada o quanto meno attribuire un significato riduttivo alle due parole sono stati i fenomeni di malaffare che hanno sconquassato il Paese a tutte le latitudini, da Nord a Sud, con il coinvolgimento di uomini politici ad ogni livello: amministratori di comuni, deputati, ministri, pubblici funzionari, magistrati, manager pubblici e privati, costruttori. Insomma una gran quantità di mascalzoni!!! Non si dimentichino neanche i gravi fenomeni di collusione tra politica e mafia, altresì a livello governativo oltre che locale.
Sull’uso e abuso violento della carcerazione preventiva e delle indagini monocole avremo modo di ritornarci successivamente.
Riprendiamo quindi il significato di “questione morale” che a parer mio, ma non solo, va ricondotto non soltanto a quanto sopra ricordato.
Secondo voi è moralmente ed eticamente sano uno Stato che umilia i suoi anziani con pensioni da fame?
È morale uno Stato che paga cifre astronomiche ai grandi manager pubblici, con liquidazioni e pensioni che gridano vendetta?
È morale che si taglino i fondi alle famiglie per l’assistenza ai congiunti con gravi disabilità?
È morale il nostro sistema carcerario, con fenomeni di sovraffollamento insopportabili e condizioni igieniche disastrose?
È morale la busta paga di maestri, professori, medici e operatori sanitari, forze dell’ordine ?
È morale uno Stato che non garantisce il diritto alla proprietà privata, con occupazioni di abitazioni di anziani da parte di organizzazioni criminali?
È morale uno Stato che permette che i nostri presidi di Pronto Soccorso siano luoghi in cui si perde la dignità, dove si sosta giornate intere prima di trovare un posto letto in reparto?
È morale il taglio di posti letto e delle risorse negli ospedali, che crea appunto la situazione sopra ricordata?
È morale che i Direttori Generali e i Direttori Sanitari che lasciano nel degrado i Pronto Soccorso degli ospedali che dirigono non vengano rimossi e ,anzi, sono chiamati a dirigere altri nosocomi?
È morale quello che percepiscono costoro come retribuzione, mentre non riusciamo a garantire il salario orario minimo a 10 euro ai lavoratori?
Potrei continuare ma voi sapete quanto me quali siano le cose che sono “immorali”.
Quindi la questione morale non è connessa esclusivamente a fenomeni di corruzione, che dobbiamo sempre combattere senza tregua.
Care compagne e cari compagni, la nostra società corre il rischio di sfaldarsi e temo che abbia già iniziato. Mi viene in mente Baudrillard: «non si può dare scacco al sistema in nome dei propri principi, perché il sistema li ha aboliti».
Noi non demordiamo… e per i detrattori, invidiosi poveri di spirito e nerbo, che ci chiedono come mai siamo ritornati in campo, la risposta è una: rendere moralmente ed eticamente giusto ciò che oggi è immorale!
Viva la Socialdemocrazia (SD)!